Caro Dottore,

qualche settimana fa ho letto una sua risposta ad una signora di 65 anni che si trovava in un periodo difficile. Voglio allora porle una mia questione: sono un uomo, ho quasi un decennio di più di quella signora, ed ho ancora voglia di fare l’amore con mia moglie. A volte per questo mi sento anormale, mi dico che forse è l’ora di smetterla con queste cose. Lei cosa ne pensa? La cosa oltretutto mi mette anche una certa ansia perché, nonostante il desiderio, non riesco più ad essere quello di una volta.

Caro signore,

lei è un uomo coraggioso, non solo perché propone una tematica coperta da pesanti tabù e schiacciata da innumerevoli luoghi comuni, ma anche perché ha ancora voglia di interrogarsi e di confrontarsi sulle questioni che la riguardano e la cosa, alla sua età, le fa onore.

Da sempre la sessualità viene considerata come un privilegio dei giovani, fatto questo supportato oltre che dagli stereotipi dell’uomo della strada, anche dagli esperti del settore, i quali assai raramente promuovono e quasi mai pubblicizzano studi che si occupino della sessualità in terza età.

Condizionate da “misurazioni” che fanno riferimento alla qualità e alla frequenza del rapporto sessuale o all’orgasmo, le opinioni sulla sessualità degli anziani meriterebbero invece una maggiore attenzione.

A questo proposito può forse essere interessante riportare alcune ricerche effettuate in Germania e pubblicate sulla rivista Heilberufe, nelle quali si scopre che tra i cittadini tedeschi, io presumo non molto diversi dagli italiani, l’85% delle persone comprese tra i 60 e i 69 anni, il 73 % tra i 70 e i 79 anni e il 60 % oltre gli 80 anni hanno ancora rapporti sessuali;

La stessa ricerca riporta inoltre un dato, a mio avviso, ancora più interessante: negli uomini l’importanza centrale del coito si riduce con l’età, e con essa aumentano la qualità della partecipazione e della tenerezza, mentre vicinanza e sicurezza assumono maggior rilievo rispetto al periodo giovanile.

Questi dati, che vanno presi con estrema cautela, vista la non verificabile scientificità dello studio, sembrerebbero comunque segnalarci, oltre al fatto che lei si trova in buona compagnia e quindi non così anormale, anche la necessità di rivisitare quella tendenza giovanilistica, e non solo, volta a considerare la sessualità come un problema di pura prestazione.

Veniamo quindi alle sue ansie: se indipendentemente dalle preoccupazioni da prestazione, spesso causa di défaillance in epoca giovanile, quello che, con l’avanzare dell’età, comincia a contare sono vicinanza e tenerezza, mi pare proprio che questa ricerca dimostri che voi anziani, magari uscendo dai silenzi nei quali troppo spesso vi siete rinchiusi e fatti rinchiudere, abbiate molto da insegnare ai più giovani, anche nel campo della sessualità.

Lei afferma di voler ancora fare l’amore con sua moglie, e questo, io credo, significa che la ama e, presumibilmente, dopo parecchi anni di matrimonio. Indubbiamente un’ulteriore testimonianza da lasciare!