In linea con il nostro percorso di miglioramento personale, cominceremo da oggi ad introdurre alcuni post che riguardano la consapevolezza emotiva e la capacità di osservazione, cercando in futuro di fornire anche alcuni strumenti utili a coltivare tali qualità.

Partiamo dall’ascolto del corpo nella quotidianità. Vi siete mai accorti che facciamo tutti i giorni un sacco di cose, senza pensare a cosa stiamo facendo?

Questo, per certi versi, è fantastico, perché ci fa risparmiare un sacco di energia e di tempo, con indiscutibili vantaggi per la nostra sopravvivenza. Immaginate se tutte le volte che dobbiamo allacciarci le scarpe, dovessimo pensare a come farlo. Sarebbe uno sfinimento!

Pensate se mentre guidiamo l’autovettura, dovendo frenare, dovessimo chiederci tutte le volte se dobbiamo farlo o, peggio ancora, se è giusto farlo. Questo sarebbe addirittura pericoloso!!!

Tuttavia, questo vantaggio si rivela in realtà un limite se tale modalità si estende in modo generalizzato ed assoluto ad ogni circostanza della vita, specie se tali circostanze hanno a che fare con le nostre relazioni.

In realtà questo non è solo un limite, è la perdita di parti importanti del nostro vivere, di contenuti di inestimabile valore: le sensazioni che proviamo quando viviamo.

Fermatevi un secondo e chiedetevi da quanto tempo non assaporate più un cibo che vi piace, tanto da ritrovarvi spesso ad averlo terminato, magari fagocitandolo, senza neppure esservi accorti di averlo mangiato. Applicate tale interrogativo ai numerosi gesti della quotidianità ed emerge una prima consapevolezza: faccio cose che non vivo sino in fondo.

Questo significa non apprezzare quello che si ha, magari cercando altro… al di fuori o lontano da noi.

Se vogliamo passare dalla semplice sopravvivenza ad una vera esistenza, dobbiamo quindi iniziare ad ascoltare cosa avviene in noi, quali sensazioni sperimentiamo e cosa percepiamo. Questo è il punto di vista che dobbiamo introdurre nel nostro esistere.

A lunedì prossimo, con un piccolo esercizio che ci aiuterà ad entrare gradualmente in questa nuova prospettiva.