Abbiamo visto quanto sia importante recuperare i propri desideri e valori personali attraverso un lavoro crescita personale che ci renda progressivamente migliori.

Il titolo del post di oggi, preso in prestito da Stephen Covey, ci propone uno stile di lavoro che può farci riflettere sul nostro modo di investire il nostro tempo e le nostre energie. L’esempio della lama che non viene mai affilata è assai evocativo della nostra propensione a sottovalutare la necessità di costruire le condizioni per l’avvicinamento ad una condizione di benessere.

La storiella proposta da Covey è quella di un uomo che cammina nel bosco ed incontra un boscaiolo intento a segare un albero e completamente preso dall’urgenza di terminare il proprio lavoro. L’uomo, notando che la lama non taglia bene, chiede al boscaiolo: “perché non si ferma ad affilare la lama della sua sega, non vede che non taglia più?”. Il boscaiolo stizzito risponde “caro mio signore non si rende conto che ho fretta, non ho tempo di fermarmi per affilare la lama, devo abbattere questo albero velocemente!”

La storiella può apparire alquanto banale, ma spesso rappresenta la metafora della nostra vita: siamo troppo presi dalle nostre urgenze per dedicare il nostro tempo alle cose importanti. In questo modo spesso non ci forniamo degli strumenti utili ad effettuare efficacemente il nostro lavoro. Fatichiamo molto, a volte presi dalla furia di fare cose, senza perseguire una reale efficacia.

Il problema non riguarda però solo gli aspetti prestazionali, qui c’è anche in gioco qualcosa di molto più importante: la qualità della nostra vita.

Se non riusciamo a fermarci per investire adeguatamente sulle cose per noi veramente importanti, non possiamo pensare di essere felici!

La prossima settimana vi proporrò un semplice esercizio utile proprio a muoversi in questa direzione!

A presto.