Cominciamo da lei, dalla paura.

Per comprenderne la funzione originale

Un tema assai d’attualità, vista la diffusione dei disturbi d’ansia e degli attacchi di panico.

Sapete che quest’emozione è uno degli strumenti fondamentali che ha permesso di non estinguerci?

Se lo sappiamo, spesso ce lo dimentichiamo, visto l’improprio uso che ne facciamo sotto il profilo psicologico.

La paura, infatti, assume oggi significati psicologici che condizionano profondamente la nostra quotidianità, determinando i nostri comportamenti, condizionando le nostre relazioni ed impedendoci di essere liberi.

Peraltro, sempre più spesso, la paura viene anestetizzata attraverso un uso dissennato di farmaci, o allontanata, attraverso una ritualità quotidiana che ci permette, costantemente e prontamente, di aggirare o di prendere le distanze da quanto ci inquieta, con la conseguenza di rendere la nostra vita una sorta di sala operatoria, priva di emozioni, sentimenti, valori. Una vita che si spegne!

Bene, già dalla prossima settimana inizieremo a porci degli interrogativi che ci aiuteranno a comprendere, proprio relativamente alla paura, dove ci collochiamo in questo continuum che va da un eccesso di travolgimento emotivo ad un rifiuto di qualsiasi coinvolgimento, perché, quello delle emozioni non è un semplice meccanismo on/off  e dobbiamo iniziare a comprendere che esiste una gamma infinità di possibilità tra questi due estremi.