Vogliamo oggi provare a fare esperienza su quanto ci siamo detti la scorsa volta in merito alle potenzialità del corpo, e lo faremo provando ad osservare quanto esso possa attivare specifiche condizioni emotive.

Con questa finalità, cercherò di proporvi una elenco di situazioni che potrebbero aiutarvi a sperimentare personalmente e profondamente questi meccanismi.

Iniziate a fare questa esperienza decidendo volontariamente e consapevolmente di dedicarvi almeno mezz’ora del vostro tempo, scegliendo, come di consueto, un luogo appartato dove non essere disturbati e nel quale essere liberi di muoversi senza essere sottoposti al giudizio altrui. Rispetto al proprio è già più difficile, ma, in futuro, ci occuperemo anche del nostro giudice interno.

Per ciascuna delle situazioni stimolo che vi proporrò utilizzate qualche minuto, semplicemente ascoltando cosa avviene dentro di voi. Non vi obbligate a sentire necessariamente qualcosa, limitatevi ad ascoltare. L’ascolto è qualcosa al quale ci si educa, anzi ci si rieduca. All’origine della nostra esistenza, ciascuno di noi possedeva questo filo diretto con il corpo, poi, il prevalere del pensiero razionale ha cancellato tale capacità. Si tratta solo di recuperarla.

Non sentitevi obbligati ad utilizzarle necessariamente tutte, quello che vi consiglio di fare è invece di cercare di entrare profondamente in quella che andate a scegliere, evitando magari di metterne troppe in successione all’interno della stessa mezz’ora. Se non avete molto tempo, va benissimo sperimentarne una per volta, anzi, forse è meglio, specie per coloro che non hanno mai sperimentato del lavoro psico- corporeo.

Ecco le proposte:

  • Proviamo a chinare il capo, chiudendo le spalle e curvando in avanti la schiena.
  • Ora cerchiamo una posizione eretta, mai rigida ma piuttosto dignitosa.
  • Camminiamo all’interno della stanza con lo sguardo abbassato e con un passo pesante, come se avessimo dei pesi alle caviglie.
  • Camminiamo come se passeggiassimo in un prato fiorito, cercando tutta la leggerezza che riusciamo ad esprimere.
  • Muoviamoci cercando di dar voce alla nostra spensieratezza, giocando liberi con il nostro corpo, al di fuori di qualsiasi regola estetica o funzionale.

Come già detto, dopo aver concretamente sperimentato ciascuna di queste situazioni, proviamo ad ascoltare attentamente cosa avviene in noi, cogliamone le sensazioni fisiche, le emozioni, le sensazioni emotive, i vissuti e anche i pensieri che emergono. Limitiamoci a coglierli e ad osservarli.

Vi consiglio di procurarvi un taccuino, nel quale iniziare a segnare tutto quello che sperimentate, questo vi sarà particolarmente utile in futuro.

Utilizzo spesso queste esperienze nei miei corsi e nei miei seminari, ed ogni volta raccolgo nuovi ed interessanti suggerimenti. Sono comunque molteplici le situazioni che possiamo sperimentare, la loro costruzione la lascio alla vostra libertà e alla vostra fantasia, pronto a raccoglierne gli esiti e le considerazioni che ne deriveranno.