Caro dottore,
Non riesco a sostenere la responsabilità della decisione di chiudere il mio matrimonio. Mi sono innamorata e poi sposata ma strada facendo abbiamo cominciato ad andare in due direzioni diverse. Il non rendermi conto di ciò, mi ha portato a cercare altrove quell’intimità che avevo perso. Ed è nato un tradimento con un collega che all’inizio sembrava un gioco, in realtà non è stato così … si è creato un legame forte e allora, devastata dalla situazione di non chiarezza nei confronti di mio marito e di amore nei confronti dell’altro, ho deciso di separarmi con grande dolore poiché mio marito (lo scopro ora) rappresenta per me la famiglia, il sostegno e la positività che non ho mai avuto da un padre debole e una madre malata da sempre di depressione. |
Risposta |
Cara A., Deve innanzitutto sapere che il genere femminile può porre in discussione la propria intimità e sessualità con tempi diversi rispetto alla figura maschile. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la sessualità femminile sino ai quaranta anni è soggetta a numerose evoluzioni, mentre quella dell’uomo si “stabilizza” molto prima. Le stesse coppie nell’arco della vita possono cambiare quando si modificano le esigenze dei singoli. Per questo motivo la coppia è spesso chiamata a cambiare il suo modo di essere, di esistere, inclusa anche le modalità di esprimere l’intimità e la sessualità Le dico tutto questo perché a me pare che il suo problema sia proprio quello di fare i conti con un bisogno di intimità e di sessualità diversi rispetto al passato: lei sta oggi effettuando un lavoro di integrazione della sessualità e dell’intimità con gli affetti e i sentimenti. Di contro, l’altra possibilità, è quella di ritornare con il collega riflettendo sul fatto che lei continua a vivere l’inganno, il tradimento, l’ipocrisia nei confronti di suo marito se fisicamente rimane con lui ma con il cuore, il pensiero e il corpo si trova insieme all’altro. Buona scelta. |
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