Caro dottore,
vorrei cordialmente porre un quesito poiché sono sicuro che lei possa farmi luce su un dubbio che mi assilla da tempo…. |
Caro L., Dire ciò che pensa alla persona che le sta accanto, in quanto compagna, non è un brutto vizio, anzi è comportamento molto apprezzabile. Come psicoterapeuta mi trovo quasi sempre a fare i conti con persone che non riescono o non vogliono mettersi in gioco, e questo con effetti assai nefasti sulla loro salute personale e su quella dei loro rapporti. Essendo sano il fatto che lei dichiari i suoi affetti, non resterebbe che ipotizzare che quelle che lei incontra sono delle persone per lei sbagliate. Questa ipotesi , come spesso accade, contiene un trabocchetto consolante ma assai pericoloso: la propensione a trovare negli altri la causa e la fonte di ogni male. A mio parere, lei si dovrebbe invece chiedere come mai incontra e si accompagna così frequentemente con persone incapaci di apprezzare le sue aperture? Come diceva un vecchio motto: dimmi con chi vai e ti dirò che sei!! Questa è la parte di sé che lei dovrebbe indagare e comprendere, possibilmente( me lo conceda ) uscendo da quello stile vittimistico che sembra caratterizzarla. S’innamori pure tranquillamente ed esprima sempre i suoi sentimenti, sono certo che questa sia la strada giusta per trovare la persona giusta; lo faccia però cercando di uscire da quei giochi e da quelle consuetudini che hanno sino ad ora caratterizzato il suo modo di porsi nei confronti del mondo: prima di tutto la convinzione che sono gli altri a non comprendere. Vedrà che la persona che a quel punto saprà incontrare non la metterà da parte! |
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