Caro Dottore,
Ho bisogno di un conforto perché oggi sono particolarmente giù, anche se dovrebbe essere una bella giornata: il mio ragazzo ha iniziato il suo primo giorno di lavoro e nel settore per cui ha studiato. Peccato che per la stessa società avevo già fatto il colloquio io mesi prima di lui: non mi hanno preso, e pertanto ho segnalato il responsabile del personale a lui, che invece è stato immediatamente preso. |
Risposta |
Cara S, Invece del conforto che chiede, preferisco offrirle uno spunto di riflessione, che è cosa ben diversa. Il conforto mi fa pensare a qualcosa di ineluttabile, di fronte alla quale si è più o meno impotenti, mentre nella sua situazione non c’è niente di definitivo! A cosa le serve giudicarsi così severamente? Che ne dice di problematizzare questo giudice interno, quella parte di sé che la induce a considerarsi invidiosa, meschina, fallita? Che la fa sentire sempre più scoraggiata e frustrata? Lei considera riprovevole la sua ambivalenza rispetto al posto di lavoro del suo ragazzo, o i suoi sentimenti di invidia, di ansia, di frustrazione. Sarebbe come dire che i sentimenti sono di per sé riprovevoli e questo è falso. Riprovevole può essere quello che si fa, come si agisce sull’onda dei propri sentimenti. Emozioni e sentimenti sono quello che sono e sentirsene in colpa non ha senso, anzi si può esserne loro grati perché sono il motore della vita, sono loro che danno inizio e accompagnano scelte, decisioni, azioni, il procedere quotidiano della vita. Una vita priva di sentimenti forti, di ansia, di turbamenti sarebbe una vita immobile, sterile. Cerchi di prendere atto di ciò che sente, e accettarlo, senza aggiungere l’ulteriore sofferenza della rigida autocritica, magari condividendo il tutto con il suo ragazzo; questo per evitare che si crei tra di voi uno spazio di incomprensione o diffidenza, che rischierebbe di crescere anziché attenuarsi. Però attenzione: accettare ciò che sente non significa lasciarsi andare ossessivamente ai propri pensieri negativi. Presti attenzione quando comincia a rimuginare pensieri di colpa, di paura, di inutilità, etc.. essi sono una palla al piede che succhia energia, motivazione, speranza e vanno pertanto trasformati. Un caro saluto. |
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