Caro Dottore,
Vorrei gestire il mio senso di colpa, soprattutto quello legato alla gestione della mia sessualità e a certi pensieri. Infatti pur essendo sposato mi ritrovo spesso davanti a certi siti e mi capita frequentemente di masturbarmi, e poi mi sento arrabbiato (non solo per la masturbazione) a tal punto che vorrei bestemmiare, il solo pensarlo mi mette ansia. Vengo da una cultura cattolica, perciò la cosa mi pesa e cerco sempre delle giustificazioni. |
Risposta |
Caro A., Lei si dichiara cattolico e la questione che mi pone, per come lei la pone e probabilmente anche per come lei la vive, contiene risvolti di “carattere morale”. Per esperienza so che spesso tali risvolti esprimono anche una implicita e sotterranea richiesta di “assoluzione”, cosa che lei peraltro, se non altro onestamente, esprime invece esplicitamente. Tuttavia, il ruolo nel quale lei sembrerebbe relegarmi non mi appartiene, così come non mi è proprio quello del giudizio. Guardiamo allora la questione da un punto di vista psicologico, cercando magari di ampliare l’orizzonte di osservazione con alcuni interrogativi, modalità questa forse più efficace per uscire da quella gabbia dei sensi di colpa che lei descrive. Lei, per l’appunto, esordisce parlando di senso di colpa, soprattutto quello legato alla gestione della sua sessualità e a certi pensieri. L’avverbio “soprattutto” starebbe ad indicare che oltre al problema che descrive ce ne sono anche altri. E’ solo una mia impressione? Le risposte non le deve dare a me, ma a se stesso, con sincerità. Buona ricerca.
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