Gentile Dottore,

Il mio problema è che “soffro” da tempo per il complesso del “pene piccolo”, quella che alcuni tecnici chiamano la sindrome del pene piccolo, oltre a questo il mio pene presenta una certo grado di curvatura.
Nell’arco di oltre 10 anni, credendo di superare il problema in qualche modo, mi sono rivolto ad “alcuni” andrologi e urologi, tra l’altro tutti estremamente qualificati. Le valutazioni sono state a dir poco discordanti, così come le eventuali proposte terapeutiche.
L’ultima volta mi hanno parlato di apparato genitale assolutamente normale e della non necessità nel mio caso delle tanto pubblicizzate correzioni chirurgiche. Io “ovviamente” non sono convinto di questa valutazione, anche tenendo conto di quanto mi è stato detto in precedenza.
Personalmente non ritengo che le dimensioni genitali non rivestano una certa importanza nella soddisfazione sessuale femminile e recenti sondaggi sembrerebbero confermare la mia idea. Molte donne sono interessate alle dimensioni, ora in maniera più marcata forse, rispetto a quanto avveniva fino a pochi decenni fa. Non mi risultano, ne mi sono state riportate linee guida chiare sul concetto di normalità, ogni andrologo dice un pò la sua…
Anche nei testi di sessuologia…testi diversi, misure di riferimento diverse… per non parlare di quelle patologiche!
Ho avuto qualche (non tante!!) ragazza con la quale ha condiviso momenti di intimità, ma sinceramente non so se mi hanno trovato realmente anatomicamente inadeguato… mistero. Diciamo che comunque non mi hanno fatto pesare la mia condizione più di tanto, anche se probabilmente tanto felici di trovarsi con un ragazzo così non sono state… forse effettivamente gli è mancato qualche cosa!!
Cosa ne pensa di questo tipo di problemi? Come andrebbero affrontati? ho 31 anni!!
Grazie.
Risposta

Caro P.,
credo che il suo principale problema sia quello di essersi costruito un’immagine di se che le riesce difficile cambiare e, rispetto a questo, di non fidarsi di nessuno.Mi chiedo e le chiedo: come mai è successo questo?

Forse è giunto il momento di cambiare direzione. E’ ora che lei affronti gli aspetti legati al suo mondo interno, per poter costruire  una relazione con se stesso in termini diversi da quelli che ossessivamente la spingono a cercare una risposta attraverso l’ausilio di un esperto.
C’e poi la questione del rapporto con l’altro sesso, tutto da comprendere: l’immagine che ha della donna, le esperienze che ha avuto, o forse gli incontri con un certo tipo di donna, tutto questo è lo specchio esatto dell’immagine, così insicura e condizionata, che ha di se stesso.
E’ noto che è la qualità della relazione affettiva, e quindi anche sessuale, che rende bello un rapporto, ma questa non sembra apparire nelle sue preoccupazioni. Questa è forse la vera “ dimensione” alla quale lei sembra poco attento e che non andrebbe invece sottovalutata!! .
So che non è semplice: gli aspetti psicologici coinvolti sono, nel suo caso, più importanti di quanto forse lei non pensi,

Attraverso queste considerazioni non pretendo certo di far vacillare quello spesso strato di inattaccabili certezze delle quali lei sembra, esperto dopo esperto, comunque portatore; spero però, se non altro, di aver contribuito averle fatto venire la voglia di affrontare il problema da un punto di vista diverso.